venerdì 15 settembre 2017

L'Eggregore in Massoneria

di Enzo Heffler



«Mi può spiegare quale sia la differenza fra un incontro di massoni e quello di un qualsiasi gruppo di persone?».
Questa è la domanda che mi pose anni fa un giovane apprendista, con questo termine i massoni indicano coloro che da poco tempo sono stati iniziati alla Libera Muratoria; da un primo esame può sembrare alquanto banale, invece essa nasconde tutta una serie di significati di profonda valenza. Anche se ritengo che l'autore del quesito avesse avuto un colpo di fortuna nell'avanzare il tema, poiché non percepiva quanto si celasse dietro quelle parole.
I massoni 'lavorano' per il perfezionamento di se stessi, per forgiare uomini che abbiano acquisito i mezzi necessari per agire per il bene e il progresso dell'umanità. Tale trasformazione avviene all'interno di un forno alchemico, il Tempio massonico, che viene alimentato dall'energia di tutti coloro che prendono parte alla tornata.
La tradizione iniziatica di tutti i tempi ha lavorato incessantemente per lo sviluppo dell'intuizione collettiva; coloro che si sono adoperati per tale sviluppo spesso si sono trovati a 'sentire' diversamente la realtà. Questo perché avevano imparato a leggere la coscienza collettiva come fosse uno spartito musicale, sentendo sulla pelle le 'parole silenti' dell'intuizione. Quest'energia metafisica che alimenta il forno alchemico prende il nome di Eggregore (o di Eggregoraz: può sembrare strano ma una bibliografia che spieghi veramente il significato del termine in oggetto è praticamente inesistente).
Cerchiamo di capire: che cos'è un Eggregore? Per cercare di essere facilmente comprensibile credo sia utile iniziare parlando degli 'insiemi matematici', vi ricordate quanto frequentavamo le elementari e la maestra iniziò il programma di matematica illustrando alla classe cosa fosse un insieme? Proviamo a risvegliare nella nostra memoria questo ricordo: si definisce 'insieme matematico' quando, dato un gruppo di elementi, si possa stabilire con precisione quali siano quelli che vi appartengono. In altre parole se prendiamo come base tutte le razze di pesci conosciute, potremo identificare un insieme composto dai soli pesci che vivono in acqua dolce, oppure un secondo insieme unendo solamente quelli che appartengono al genere mammifero, e potremmo procedere con altri esempi del genere all'infinito.
L'elemento cardine è il legame che esiste tra i componenti, ossia il possedere o meno certe caratteristiche determina l'appartenenza o l'esclusione dall'insieme che abbiamo definito, in modo esclusivo. Pertanto una prima definizione di Eggregore che possiamo formulare è "un Eggregore è un insieme di persone", infatti il significato di questa parola indica un 'insieme', un 'gruppo' di persone legate da sentimenti, ideali, usi e costumi comuni.
Prima di proseguire occorre premettere che l'Uomo è un continuo emettitore di energia che varia nella sua intensità, frequenza ed ampiezza, secondo la sua intenzione, la sua parola e la sua gestualità. Questo è oggi accettato dalla scienza ufficiale che ammette una differenza di potenziale dell'ordine di millesimi di volte, 3 millivolt circa. Non si sa però se insieme a questa differenza di potenziale ci sia un'altra 'quantità', un'altra forma di energia non ancora conosciuta: che sia Spirituale?
Negli ultimi anni si è affermata una branchia della ricerca medica chiamata radioestesia; uomini del calibro del professore di fisica Giambattista Callegari hanno fondato il loro lavoro su questa differenza di potenziale realizzando strumenti medicali (1951) che permettono di amplificare e di usufruire queste energie. Agli Iniziati quanto detto è noto da sempre ed anche a molti scienziati, forse Iniziati anche loro.
Dopo questa debita premessa, possiamo affermare che quando un insieme di persone si unisce all'intento comune, dovuto come detto da sentimenti, idee comuni, una forma di energia interiore, questo genera un Eggregore Vivo, senziente, pertanto: più uomini con intenti comuni, Eggregore fisico, mettono in comune, uniscono la loro energia, Eggregore Spirituale.
Appare chiaro che come esistono Eggregori fisici che professano l'elevazione spirituale, ne esistono altri che seguono indirizzi opposti; esistono Eggrvgori spirituali 'buoni' o 'cattivi', 'positivi' o 'negativi' a seconda del punto di vista dal quale si osservano.
Ad esempio, una folla di fedeli in preghiera, è un Eggregore fisico: la sua azione è naturalmente tanto più efficace quanto più sentita è la preghiera, e tanto più ancora se è per tutti una e se è guidata, convogliata da chi ne ha i poteri, verso un determinato obiettivo, si produce un Eggregore spirituale positivo. Altro esempio: un campo di battaglia medioevale, dove nella lotta all'arma bianca ognuno dei partecipanti dimentica ogni suo ideale, ogni sua ragion d'essere, nel desiderio di uccidere l'avversario o almeno di salvare la propria vita spegnendo quella altrui, è un Eggregore fisico. L'azione produce un'energia che lentamente si distacca dal piano fisico che lo genera formando un Eggregore spirituale con caratteristiche di odio, egoismo e di volontà nefasta. Tanto più forte è la personalità dei partecipanti all'Eggregore fisico e tanto maggiori sono i poteri di chi lo dirige, tanto più forte risulta l'Eggregore spirituale.
Appare evidente che un'Eggregore spirituale trae la sua forma da un'Eggregore fisica, pertanto se essa dovesse venire meno o addirittura, a causa di alcuni dei suoi membri, tramutare i suoi fini l'Eggregore spirituale verrebbe meno a sua volta o cambierebbe il suo scopo o i suoi effetti. È per questo che, negli Ordini costituiti, la scelta di coloro che vi apparterranno dece essere accurata. Chi appartiene ad un Ordine iniziatico appartiene ad una sola e unica stirpe, in quanto le differenze sono annullate con l'Iniziazione.
L'ammissione all'Ordine attraverso il Rito iniziatico è una nuova nascita, mentre la conquista di un grado nell'Ordine è l'affinamento della stirpe, realizzato tramite il proprio miglioramento; per realizzare tutto ciò appare evidente che occorre un Rito appropriato per ogni passaggio. È agevole intuire come sia estremamente facile commettere un errore o provocare reazioni diverse da quelle prefissate, ed è altrettanto semplice commettendo un sacrilegio 'disgregare'.
L'ingresso di un Adepto aumenterà la possanza dell'Eggregore grazie alle qualità e ai difetti da lui posseduti, nel contempo l'Eggregore lo isolerà dalle forze esteriori del mondo fisico e rinforzerà, con tutta la forza collettiva che ha immagazzinato, i lati deboli dell'uomo che si è legato a lei.
Nelle Iniziazioni l'iniziatore deve ottenere la concentrazione delle 'influenze' benefiche e propizie dell'Eggregore, al fine di acquisirle, possedere cioè la forza per poterle in parte trasferire con i suoi gesti, con le sue parole e con le sue intenzioni sul postulante. Un solo gesto sbagliato da parte di uno dei partecipanti al rito, una sola parola in più detta dall'iniziatore o da un suo assistente può rendere tutto vano e anche pericoloso. Perché il Rito è in azione. Vi ricordate la domanda iniziazione che mi fu posta dal giovane adepto? «Mi può spiegare quale sia la differenza fra un incontro di Massoni e quello di qualsiasi gruppo di persone?».
Una Loggia Massonica genera, attraverso i lavori condotti secondo un rituale ben definito e la loro ripetizione temporale, una forza alimentata da una potente corrente spirituale tratta dalle capacità, dalle qualità, dall'esperienza dei suoi membri; questa energia, che abbiamo chiamato Eggregore, li isola dalle forze esteriori e rinforzerà i loro lati positivi. Quindi permette, attraverso una modalità speciale, di legare tra di loro i membri in una catena d'unione e ci connetterli ad una realtà superiore che li comprende.
Il particolare legame che si instaura tra i membri di un Ordine iniziatico, basato sul coinvolgimento di sentimenti di solidarietà, di tolleranza, di affetto volto all'edificazione comune, fonte primaria di alimentazione di questa forza, si manifesta anche al di fuori delle Tornate. Se avviene un incontro fra un gruppo di persone, che si ritrovano per la prima volta, in mezzo alle quali vi sono due o più iniziati, potrete notare come si formi tra di loro una rapida intesa, avviando una conversazione amichevole che può indurre al sospetto che si conoscessero già da tempo.
Se vi ricordate, all'inizio, abbiamo condiviso il concetto che gli Iniziati sviluppino l'attitudine ad una diversa lettura della realtà, avendo affinato la loro intuizione grazie all'energia eggregorica che si è trasferita in loro, per questo motivo è naturale che le affinità intellettive percepite li spingano gli uni verso gli altri, al fine di soddisfare la naturale esigenza di ricreare quel clima che sono abituati a vivere quando si incontrano.
Questo sentimento, che prende il nome di Fratellanza, non solo prevarica l'appartenenza alla singola Officina, ma anche l'estrazione sociale, il credo religioso e l'orientamento politico, a tal proposito come non ricordare la meravigliosa poesia di Rudyard Kipling, «La Loggia Madre», che esprime con la semplicità dei grandi queste emozioni.