lunedì 19 giugno 2017

Tutto è compiuto

di Paolo Callari



Tetelestai: tutto è compiuto.
Cristo, venuto ne' per abolire la legge ne' i Profeti ne ha dato compimento.
Trasformare l'aceto in vino di quel sangue che, fuoriuscito dal fianco trafitto dalla lancia di Longino, rende la genere umano la luce della verità. Come inizia la narrazione Luca " en arche'" si narra questa storia in quel tempo che viene raccolta e tramandata dagli evangelisti. Circa 54.000 sono le fonti del tempo, circa 60 i Vangeli, come letteratura minore dell'epoca, e, prova storica, gli atti del processo a certo Gesù da parte di Ponzio Pilato. Nella lettura dei Vangeli mai perdere d'occhio il contenuto formale o letterale , analogico, anagogico, simbolico. Il compimento fu/è di trasformare l'aceto in vino e dissetare e sfamare chi è disponibile a credere del pane che sazia e del vino che inebria della Parola, pane moltiplicato per qualsivoglia numero di invitati alle nozze di Cana. Tetelestai dicevo, Lui che era consapevole di essere venuto per dare compimento riconosce il fatto. La conoscenza, per quanto dissacrante potrà sembrare, e per quanti Calici Santi vorrà infrangere nei loro Tabernacoli ( Cuori) non avrà mai fatto atto più cruento del Sangue che compie su Longino il miracolo della Luce di avere trafitto il Cristo di Dio e sugli uomini di buona volontà di permanere nella loro Via della Fede a prescindere dai sanguinari Erode, Cesare, Legionari, incontrati lungo il percorso e riconosciuti per capacità di discernimento e consapevole di chi è Cristo e chi piuttosto il Cireneo sempre disponibile a sostenere le Croci lungo la via di quei Deserti lastricati di Statue di Gesso colme di Corone del Rosario nelle corsie degli Ospedali e nelle sale d'aspetto dove le barelle e gli ammalati non si rassegnano al loro "Tetelestai ", Eli' Eli' Lema' Sabactani..