martedì 18 aprile 2017

Alla scoperta di Demetrius Sémélas



Più volte nel nostro Blog abbiamo parlato di 'Martinismo', anche a una serie di classici pubblicati negli ultimi anni da Tipheret- Gruppo editoriale Bonanno, a partire dal «Trattato sulla Reintegrazione degli esseri» di Martinez de Pasqually e via via con tutta l'opera omnia dei vari Willermoz, Saint-Martin e in tempi più recenti Papus, Bricaud o Chevillon curata da Mauro Cascio, Ovidio La Pera, Vittorio Vanni.
Di questo mondo faceva parte anche Demetrius Sémélas, ora proposto in lingua italiana in questo libro edito da Psiche2, tradotto da Andrea Pasino e curato da Alex Lo Vetro. Sémélas fu attivissimo "tra Grecia, Francia ed Egitto e scrisse un importante testo sui Tarocchi in chiave fortemente esoterica, con lo pseudonimo di Sélait-Ha Déon. Si tratta di un documento molto peculiare che ci mette a conoscenza dell'intima visione dell'autore riguardo i temi dell'occulto e nello specifico la Rota del Taro. La prima edizione privata di questo testo porta la data 1914, era una copia manoscritta e firmata dallo stesso Déon (Samelas) e per quanto ci è dato sapere faceva parte di un corpus di documenti, che gli iniziati alle scuole esoteriche dell'epoca si scambiavano vicendevolmente in forma del tutto amicale per proprio studio. [...] In questo testo, come del resto nel manoscritto dallo stile 'apparentemente semplice' [...], troviamo tutta la saggezza dell'uomo, la maestria dell'artista e la conoscenza dell'iniziato che Sémélas fu, ma ritroviamo anche il sapore di un'epoca irripetibile".
Le lame ri-disegnate dallo stesso autore nel 1914 contengono, per chi possiede gli occhi per vedere, i misteri più alti della Iniziazione Tradizionale, l'Arcano degli Arcani, dando al lettore la possibilità di scoprire quale sia la chiave della Saggezza Umana.