mercoledì 25 gennaio 2017

I viaggi dell'Apprendista. Un'interpretazione cabalistica

di Domenico Fragata




Il ricercatore appassionato, partecipando allo svolgimento dei rituali massonici, non potrà far altro che meravigliarsi, di tornata in tornata, per qualche piccolo particolare che fino a quel momento era rimasto celato ai suoi occhi. Questo è ciò che mi è accaduto durante l’ultima iniziazione  ad apprendista a cui ho partecipato. Osservando il recipendario, mentre affrontava i suoi tre viaggi iniziatici, non ho potuto far a meno  di interrogarmi sulla motivazione della sequenzialità degli elementi previsti dal rituale che determina l’incontro dell’Aria, dell’Acqua ed infine del Fuoco. A cosa corrisponde questa sequenza? La prima cosa che mi è parsa evidente è che non ha alcuna corrispondenza astrologica; l’anno zodiacale si apre in Ariete (fuoco), ultimo degli elementi che incontra il recipendario. Dopo aver scartato l’ipotesi astrologica irruppero improvvisamente nella mia mente tre parole: Alef, Mem, Shin; ancora una volta gli strumenti esegetici della Cabalà mi offrivano una chiave di lettura coerente per aprire alcuni significati occulti del rituale massonico.
Nel Sepher Yetzirah è scritto: «Tre Madri: Alef, Mem, Shin. Da esse emanano: Aria, Acqua e Fuoco. Da esse sono nati i padri e dai padri i discendenti».
L’ordine delle lettere, e degli elementi connessi, corrisponde esattamente alla sequenza proposta dal rituale d’iniziazione ad apprendista massone. Le lettere vengono definite madri in quanto generano energeticamente sia l’iniziato che gli elementi di base della Creazione.
Nel libro della Genesi è scritto: «Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente». Genesi 2:7
Il fatto che il primo elemento ricevuto dall’iniziando sia l’aria è molto significativo poichè ella rappresenta l’energia vitale necessaria per proseguire il processo di trasformazione. L’aria libera l’iniziando dall’infero della materialità profana rappresentata dall’oscurità del gabinetto di riflessione.
Nel Vangelo di Matteo è scritto: «Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco».  Matteo 3:11
L’iniziando, plasmato dalla terra ma reso animato dall’aria, dovrà purificarsi prima con l’acqua per rendersi degno del Fuoco della completa iniziazione.
Il recipendario, una volta completate tutte le prove, sarà effettivamente iniziato mediante la spada fiammeggiante custodita ad oriente dal Maestro Venerabile.
Durante il suo periodo di silenzio l’apprendista dovrà saper conoscere, e riconoscere, la scintilla divina contenuta nel suo petto, ovvero nel suo cuore, che è governato  simbolicamente da Alef.
Si avventurerà nel ventre delle emozioni per sondare la profondità delle acque dell’inconscio governate dalla lettera Mem. Infine cercherà di domare il fuoco del pensiero (governato da Shin), a volte fiacco altre volte bruciante, al fine di poter pronunciare parole sagge che possano cambiare il mondo.
Un altro aspetto interessante sta nel fatto che l’elemento terra non viene esplicitamente citato né nel Sepher Yetzirah né nel rituale.
Di fatto i rituali elencano tre, e non quattro, viaggi rituali essendo il ternario l’oggetto principale delle meditazioni dell’apprendista.