venerdì 20 marzo 2015

Mostra Trismegista alla Ritman Library di Amsterdam

di Davide Riboli


«Cuore di Re. Che dà vita agli uomini. Grande mago. 
Benefattore universale. Splendido nel discorso. Tre volte grande»
Epiteti di Thoth riportati da geroglifici egiziani

«Salve, Hermes, datore di grazia, guida, e di cose buone!»
Inno omerico a Hermes

«Lui sa tutto ciò che è nascosto sotto la volta celeste e sotto la terra»
Papiri magici greci, VIII, 14-15



Si è aperta il 6 gennaio e terminerà il 31 luglio 2015 una bella mostra intitolata "Master of Change: Images of Hermes Trismegistus", organizzata dalla Ritman Library di Amsterdam. L'esposizione presenta un ricco apparato iconografico legato ad Ermete Trismegisto ed agli attributi a lui associabili come la tavola smeraldina, la sfera armillare, l'ouroboros ed il caduceo.

Quasi tutte le immagini sono tratte da opere della collezione Ritman e provengono essenzialmente da libri e manoscritti che vanno dal primo Cinquecento alla fine del XVIII secolo.

La Ritman Library, o Bibliotheca Philosophica Hermetica, è stata fondata da Joost R. Ritman, un imprenditore olandese con un profondo interesse per l’esoterismo che iniziò fin da giovane a collezionare libri antichi e rari. Sul sito ufficiale sono presenti molti articoli interessanti, l’intero catalogo della biblioteca ed una ricca raccolta di immagini.

Attraverso pannelli illustrativi, disegni e stampe, la mostra crea una sorta di “eterna ghirlanda brillante” che lega tra loro le varie interpretazioni di Hermes Trismegistus attraverso i secoli e le diverse civiltà.

Si parte da Toth, psicopompo e dio egiziano del sublunare e quindi del tempo ciclico, ma anche della lettera, della parola e della medicina e si incontrano poi il misterioso Hermanubis, il greco Hermes, il romano Mercurius e infine quell’Hermes Trismegistus che arriverà ad esercitare una così profonda influenza su tutta la filosofia chimica, sull’episodio rosicruciano e persino su parte del pensiero massonico.

E assistendo a questo “teatro delle metamorfosi”, si incontrano i massimi pensatori di Tradizione: Anassagora, Maria la Giudea, Raimondo Lullo, Pitagora, Democrito, Eraclito, Avicenna, Marsilio Ficino e la Scuola Neoplatonica. Tra l’altro, è posta bene in luce l'importanza della corte dei Medici che tanto ha fatto conservando, traducendo e divulgando testi e arti che altrimenti non avrebbero avuto alcuna possibilità di circolare.

«Quindi non è sempre facile per tutti ottenere una affiliazione a questa tradizione [...] che non si esprime in maniera religiosa o sentimentale-devozionale, che non ha stretta ortodossia teologica, ma che vive la propria dottrina attraverso la Conoscenza e costringe costantemente l'Apprendista a verificare da sé ciò che accade durante il percorso iniziatico nel suo essere interiore [...] e può essere considerata inadatta per chi desideri rimanere tranquillo a lamentarsi delle proprie vicende, invece che intraprendere il proprio viaggio, presieduto dal Silenzio Ermetico». 

Federico González, Ermetismo e Massoneria