mercoledì 11 settembre 2013

Quei musici che divennero massoni


Sul Blog del "Corriere della Sera" è stato pubblicato il 9 settembre una recensione di F. Pizzo al libro "La Massoneria in Basilicata" scritto da Vittorio Prinzi e Tommaso Russo per l'Editore Franco Angeli. Per il recensore che scrive l’aspetto più sorprendente resta quello della Loggia Mario Pagano di Viggiano: il grosso dei suoi adepti erano “musicanti”, sopravanzavano nettamente i possidenti, i negozianti, gli artigiani, come invece avveniva nella Loggia di Potenza – più fedele questa ai canoni dell’appartenenza massonica da parte delle classi medie e piccolo-borghesi delle professioni e degli impieghi.
La Loggia massonica di Viggiano quindi si qualificò come una fucina di appartenenza, sviluppo e solidarietà della cultura musicale, molla potente anche per il reimpiego dei capitali accumulati nel girovagare per il mondo, dalla musica di strada fino all’accademia ed a i teatri di rinomanza mondiale. Leggi qui la recensione pubblicata sul Blog del Corriere della Sera.